Il profumo come protagonista nel Bed & Breakfast : ROOM 203 Rome Case of History

Sempre più spesso i piccoli B&B raggiungono delle performace in termini di servizio e di design che fino a poco tempo fa erano prerogativa delle grandi strutture alberghiere.

E’ il caso di ROOM 203, un boutique hotel posizionato nella centralissima via Nazionale in Roma. L’ospite attraversato il sontuoso ingresso ottocentesco viene proiettato in un ambiente minimal e modernissimo, lo stesso che potrebbe trovare a Londra, Tokyo o Los Angeles.

Caldo ed accogliente, Rilassante e Energizzante, Lussuoso e Sofisticato: è su queste note che è stata pensata la fragranza ROOM 203 che accoglie l’ospite e che lo accompagna attraverso tutte le aree comuni.

Una fragranza che unisce le note del Cuoio e del Legno  all’Ambra e al Muschio Bianco ; una soluzione olfattiva  che vuole essere la giusta cornice e che rimarrà impressa nella memoria olfattiva degli ospiti che vi soggiorneranno.

St. Regis Rome

Dalla Kidman ai Rolling Stones, tutti al St Regis: questo è il biglietto da visita di uno dei più prestigiosi Hotel del mondo dove tutti i “grandi” che sono passati per Roma hanno soggiornato almeno una notte.

Il Grand Hotel di via Vittorio Emanuele Orlando ha festeggiato  nel 2014 i 120 anni di storia, fu progettato da Giulio Podesti e aperto da César Ritz, famoso imprenditore svizzero che partendo come cameriere divenne negli anni «il re degli albergatori» ma anche «l’albergatore dei re» perché i monarchi erano spesso ospiti della sua catena extralusso. Secondo quanto narrato a metà fra storia, ricostruzioni giornalistiche e leggende metropolitane, fu il marchese Rudini, nel corso di un ricevimento a Londra nel 1891 quando era presidente del consiglio, a convincere Ritz ad aprire un albergo a Roma. L’imprenditore accettò e investì nel Grand Hotel diversi milioni di lire, cifra altissima per l’epoca. Per l’inaugurazione il banchetto fu allestito dal famoso chef Auguste Escoffier, che organizzò poi le cucine.
Il St Regis Gran Hotel è dotato di 138 camere e 21 elegantissime suite (la «royal» a seconda del servizio di maggiordomi scelto può costare diverse decine di migliaia di euro a notte). Frequentato dai Kennedy ma anche dagli Agnelli, l’albergo è diventato anche uno dei salotti del potere romano: qui si riunisce spesso l’Aspen Institute, organizzano incontri molte associazioni confindustriali e si svolgono kermesse politiche. In questo salotto buono romano la scelta della nota olfattiva si associa alla necessità di creare atmosfera senza protagonismi e senza rubare la scena ad ospiti illustri.

In tutta grande Lobby e  l’area ricevimento, sfruttando gli impianti di climatizzazione,  verrà diffusa la signature realizzata appositamente per questo cliente d’eccezione contribuendo ad amplificare un’atmosfera già indimenticabile.